Affidamento in Prova al Servizio Sociale (Art. 47)

Affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 della Legge 354/1975): si tratta di una misura che consente al condannato di espiare la pena detentiva inflitta o residua in regime di libertà assistita e controllata. L‟applicazione dell‟affidamento da un lato fa venir meno ogni rapporto del condannato con l‟istituzione carceraria e dall’altro comporta l‟instaurarsi di una relazione di tipo collaborativo con l‟Ufficio di Esecuzione Penale Esterna. A questo fine viene elaborato un programma di trattamento individuale, che declina le attività che il reo dovrà svolgere, gli obblighi e gli impegni cui deve attenersi e i controlli cui sarà sottoposto. L‟esito positivo del periodo di prova, la cui durata coincide con quella della pena da scontare, estingue la pena ed ogni altro effetto penale.
L‟U.E.P.E. svolge un‟inchiesta di servizio sociale per raccogliere gli elementi relativi al condannato con particolare riferimento all’ambiente sociale e familiare di appartenenza e alle risorse personali, familiari, relazionali e ambientali su cui fondare un‟ipotesi progettuale di reinserimento sociale. Se la persona si trova detenuta, l‟U.E.P.E. partecipa al periodo di osservazione della personalità del soggetto offrendo consulenza e collaborando con gli altri operatori penitenziari (educatori, polizia penitenziaria, cappellano, direttore d‟istituto, psicologi, altri esperti) per elaborare la relazione di sintesi da inviare collegialmente al tribunale di sorveglianza. Se il soggetto, invece, si trova in libertà, l‟U.E.P.E. svolge l‟inchiesta di servizio sociale richiesta dal tribunale. Se quest‟ultimo valuterà di concedere la misura, disporrà un verbale contenente le prescrizioni che il soggetto dovrà rispettare durante tutta la durata dell‟affidamento. Nel corso della misura, l‟U.E.P.E. ha il compito di aiutare il soggetto a superare le difficoltà di adattamento alla vita sociale favorendo il suo reinserimento e controllare le sue condotte; svolge un‟azione di tramite tra la persona, la sua rete di relazioni e i Servizi del territorio (Enti Locali, ASL, Terzo Settore); riferisce ogni tre mesi circa l‟andamento dell‟affidamento al magistrato di sorveglianza, per un‟eventuale modifica della misura.

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