Caltanissetta – Un patto per rigenerare il quartiere Provvidenza
Caltanissetta – Un’opera di Sillitti arricchisce la Provvidenza
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News
8 Giugno 2022
Caltanissetta – Un patto per rigenerare il quartiere Provvidenza
Caltanissetta – Un’opera di Sillitti arricchisce la Provvidenza
News
3 Maggio 2022
Caltanissetta – Un patto per rigenerare il quartiere Provvidenza
Caltanissetta – Un’opera di Sillitti arricchisce la Provvidenza
Rassegna Stampa
12 Aprile 2022
Venerdì 29 Aprile:
Ore 9:30 Palazzo Moncada
Ore 11:00 Quartiere Provvidenza
Ore 21:00 Teatro Regina Margherita
News
7 Dicembre 2020
Progetto l’ago e la fune del Ministero della Giustizia, novembre 2020.
Rassegna Stampa
7 Dicembre 2020
Il progetto realizzato dalla cooperativa catanese Prospettiva Futuro prevede un tirocinio retribuito per 60 detenuti all’interno dell’azienda Dusty, che si è impegnata nell’assunzione di 50 soggetti Dai laboratori di riciclo, arteterapia e riuso creativo con la realizzazione di opere artigianali in mostra, ai tirocini lavorativi retribuiti e alle assunzioni all’interno dell’azienda Dusty, leader nel settore dell’igiene urbana.
News
7 Dicembre 2020
Dai laboratori di riciclo, arteterapia e riuso creativo con la realizzazione di opere artigianali in mostra, ai tirocini lavorativi retribuiti e alle assunzioni all’interno dell’azienda Dusty, leader nel settore dell’igiene urbana.
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U.L.E.P.E. di Caltanissetta ed Enna
L’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Caltanissetta ed Enna opera costantemente in linea con i cambiamenti socio-culturali e normativi che hanno investito il Paese negli ultimi anni e che vedono i servizi della Pubblica Amministrazione orientarsi sempre più verso processi di presa in carico, fondati sulla centralità della persona/utente, l’orientamento al risultato, l’attenzione alla qualità, l’analisi dei processi si semplificazione delle procedure. Gli Uepe realizzano in tal modo il doppio mandato: contribuire alla sicurezza della collettività e aiutare le persone condannate ad inserirsi nel contesto sociale.
- Indagini sociali: Processo di lavoro che prevede la raccolta e la valutazione di informazioni a cura degli operatori dell’Ufficio Locale E.P.E. riguardanti il soggetto, le sue relazioni significative in ambito familiare, sociale e lavorativo, finalizzato alla formulazione di un’ipotesi progettuale. Vengono richieste da Tribunali e Uffici di Sorveglianza.
- Relazioni periodiche: Elaborati relativi all’andamento della misura alternativa che periodicamente vengono inviati agli Uffici di Sorveglianza di competenza.
Missione dell’U.L.E.P.E.
La finalità degli UEPE è di favorire il reinserimento soociale delle persone giudicate definitivamente rispetto al reato commesso recuperando la dimensione della legalità e contribuendo alla sicurezza sociale, nel rispetto dei principi sanciti dagli Artt. 27 e 3 della Costituzione Italiana.
Il compito degli UEPE è orientare e sostenere la persona in un percorso individualizzato di reinserimento sociale, che attivi e potenzi le risorse personali e coinvolga i familiari, le istituzioni e i servizi del territorio nel rispetto della dignità e dell’unicità della persona.
Il perchè degli U.L.E.P.E.
Il sistema penale italiano, ispirato all’art. 27 della Costituzione Italiana che afferma il fine rieducativo della pena, prevede come modalità di esecuzione della condanna sia la detenzione in un istituto penitenziario che l’accesso a misure alternative alla detenzione. Tali benefici consentono alle persone condannate, in possesso di determinati requisiti oggettivi e soggettivi, di scontare la pena nel proprio ambiente di vita, ottemperando alle prescrizioni imposte dalla Magistratura di Sorveglianza. Gli Uepe sono deputati alla gestione del sistema dell’esecuzione penale non detentivo.
La finalità del reinserimento nella società secondo le ultime ricerche nel settore, viene raggiunta in misura maggiore quando l’esecuzione della pena avviene all’esterno del carcere. Studi di settore hanno evidenziato una percentuale di recidiva del 70% dei condannati che hanno espiato la pena in Istituto penitenziario contro una percentuale di recidiva del 20% tra condannati che hanno beneficiato di una misura alternativa. Tuttora nuovi studi confermano l’efficacia anche in termini economici delle misure alternative per garantire il reinserimento sociale dei condannati.
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